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2017Un’ampia cucina a vista, un forno a legna napoletano personalizzato per Gustarosso dall’artigiano Stefano Ferrara e una sala con ben 45 posti a sedere: ecco l’identikit della nuovissima Gustarosso Academy che si inaugurerà lunedì 4 dicembre alle ore 20,30 a Sarno in via Ingegno 32. Al pubblico partecipante verranno offerte pizze al portafoglio, realizzate con pomodoro Gustarosso e prodotti del territorio, accompagnate da bollicine.
Nata dalla volontà della cooperativa DANIcoop, la Gustarosso Academy ha come obiettivo principale la tutela e la diffusione delle tradizioni enogastronomiche della Valle del Sarno. Una vera mission, che si articolerà in diverse attività: corsi per pizzaioli (sia di avviamento sia di aggiornamento), corsi di panificazione, pasticceria napoletana e italiana, lezioni di cucina contadina dell’Agro Sarnese-Nocerino.
In particolare i corsi per pizzaioli, che avranno la durata di due settimane, saranno realizzati grazie alla partnership con Pizza Experience (progetto nato dalla collaborazione tra i maestri pizzaioli napoletani Rosario Piscopo dell’omonima pizzeria e Giovanni Improta della pizzeria trattoria Al 22) e contempleranno una full immersion nel mondo rurale della Valle del Sarno. Gli allievi del corso potranno contare su uno staff multilingue che li aiuterà ad avvicinarsi al mondo della pizza e alla conoscenza di tutte le produzioni a essa collegate. Per rendere l’esperienza più completa, nei fine-settimana si potrà andare alla scoperta dei tesori dell’intera Campania dalle bellezze di Napoli alla costa cilentana.
I corsisti avranno la possibilità di alloggiare presso la Gustarosso Academy che fornirà loro una sistemazione di tipo bed&breakfast grazie alle cinque camere presenti al piano superiore della struttura, ognuna con un simpatico nome ispirato al mondo Gustarosso.
Una volta al mese, inoltre, ci saranno gli appuntamenti serali di “A cena con…”, durante i quali chef e pizzaioli creeranno dei percorsi di degustazione utilizzando i prodotti della Valle del Sarno e in particolar modo il pomodoro Gustarosso. La partecipazione a questi eventi sarà aperta al pubblico previa prenotazione fino a esaurimento posti.
Contestualmente, accanto alla Gustarosso Academy, vedrà la luce il nuovo shop della cooperativa dove i clienti potranno trovare non soltanto le eccellenze ortofrutticole territoriali, conferite dai contadini soci, ma anche prodotti confezionati, prelibatezze della Campania e di altre regioni d’Italia. Lo shop sarà per la prima volta arricchito dalla presenza di un piccolo banco di formaggi stagionati e di salumi protetti dai Presidi Slow Food.
Gustarosso Academy
via Ingegno 32 Bis
Sarno (Sa)
www.gustarossoacademy.it
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2017A Cardito il 21 novembre è stato presentato alla stampa il nuovo concept di Agorini, interamente dedicato alla pizza. Nato dalla collaborazione del titolare, l’imprenditore Emilio Agorini e del pizzaiolo Salvatore Impero.
Salvatore, diplomato all’Istituto Alberghiero, dopo aver iniziato da giovanissimo nel laboratorio di pasticceria di famiglia, si appassiona agli impasti salati. I suoi studi e la sua sperimentazione lo portano a preparare blend personali, preferendo farine semi-integrali e a brevettare il marchio Pizza Cloud®, una fusione tra pizza napoletana e gourmet. L’impasto, realizzato con una miscela di farine macinate a pietra in prevalenza semi-integrali, viene fatto lievi-maturare dalle 48 alle 96 ore. La pizza, cotta a 400/450 gradi per 2 minuti, risulta croccante fuori e morbida dentro.
Il menu degustazione della serata
Antipasto:
Frittatina Pistacchi e mortadella
Crocchè di patate viola con speck e provola
Zeppoline allo zenzero
Verdurine in pastella
Pizze
NAPOLETANA DOP
Pomodoro San Marzano DOP, pomodorini del piennolo DOP, olive taggiasche, alici di Menaica (Presidio Slow Food), origano di montagna, aglio fresco, olio evo bio e basilico fresco.
SAN MARZANO DOP
Pomodoro San Marzano DOP, fior d’ Agerola, olio evo bio e basilico fresco.
ORO VERDE
Fior d’ Agerola, pesto di pistacchio di Bronte, buccia di limone di Sorrento grattugiata, pistacchi di Bronte (Presidio Slow Food), Parmigiano Reggiano 24/36 mesi DOP, Olio Evo bio e basilico fresco.
MAIALINO NERO
Provola affumicata d’ Agerola, friarielli saltati in padella con peperoncino in olio evo, salsiccia di Maialino Nero Casertano, Parmigiano Reggiano 24/36 mesi e basilico fresco.
CYNARA
Mozzarella di Bufala campana DOP, prosciutto cotto affumicato Karl Bernardi, carciofi freschi alla griglia, buccia di arance tarocco Gallo Igp grattugiate, Parmigiano Reggiano 24/36 mesi DOP, olio evo bio e basilico fresco.
CASCATA JAMON
Mozzarella di Bufala campana doc, datterini gialli invecchiati IGP, Patata Viola, formaggio Cashel Blue, prosciutto crudo Jamon Serrano Monte Nevado, olio bio e basilico fresco.
Il dolce
Babà
In abbinamento i vini dell’Azienda I Tre Mori
Per allietare i presenti a fine serata Salvatore Impero si è esibito imitando Adriano Celentano (una passione per il cantante che ha da quando era bambino, trasmessagli dal padre). Una performance degna di nota, davvero un bravo artista.
Foto Vincenzo Pellino
Agorini
Pizzeria gourmet
Corso Italia 66
Cardito (Na)
Tel. 0818308862
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2017Prodotti dell’orto e tradizioni natalizie saranno i protagonisti della serata in programma giovedì 23 novembre alle ore 20,30, presso la pizzeria Le 7 Voglie a San Marco Evangelista (Ce). Largo a cicorie, scarole, cime di rapa e a tanti altri ortaggi che sapientemente combinati daranno vita al percorso degustativo de “Le 7 voglie del Moera”, l’evento organizzato in collaborazione con Laura Gambacorta.
Ospite per una sera di Antonio Ferraiuolo, pizzaiolo e patron de Le 7 Voglie, sarà lo chef Francesco Fusco, titolare insieme alla moglie Diana Fierro del ristorante-orto Il Moera di Avella a cui recentemente si è affiancata anche l’omonima azienda agricola.
Il menu, che vedrà alternarsi pizze e piatti della tradizione natalizia, si aprirà con lo Mbastuocchio de Le 7 voglie, piatto tipico di San Marco Evangelista realizzato dal resident chef Pietro Coscia, per poi continuare con due nuove pizze di Antonio Ferraiuolo ideate insieme a Fusco. Prima di passare al dessert verrà servita la rinomata minestra maritata firmata dallo chef irpino.
Nei calici i vini vesuviani dell’azienda Fuocomuorto di Ercolano e in chiusura AmaRè, il liquore della Reggia dell’Antica Distilleria Petrone. Menu Mbastuocchio de Le 7 voglie Pizza Terra Mia Pizza Moera Minestra maritata de Il Moera Dessert 7 Voglie In abbinamento: Caprettone Igp Fuocomuorto Lacryma Christi del Vesuvio Dop Fuocomuorto AmaRè Antica Distilleria Petrone #le7vogliedelmoera Ticket cena: euro 20,00 Info e prenotazioni: Pizzeria Le 7 Voglie Via Domenico Gentile 104 San Marco Evangelista (Ce) Tel. 328 2627302
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2017Giovedì 30 novembre alle ore 20.30, presso il Seminario Vescovile di Nola, in presenza di Sua Eccellenza Francesco Marino, Vescovo di Nola, si svolgerà la Cena di Gala “Chef per Amore”… il gusto giusto della solidarietà.
La prestigiosa struttura nolana risalente al 1700 e sorta per la formazione dei presbiteri, ospiterà la Cena di Gala finalizzata a raccogliere fondi per il servizio dormitorio della Caritas Diocesana, che nell’arco dell’anno conta oltre 10.000 ospiti presso i presidi di San Giuseppe Vesuviano e Somma.
Durante la serata di beneficenza sarà possibile visitare la mostra fotografica di Antonio Gibotta sull’esperienza del servizio ai senza dimora.
Grazie alla grande sensibilità di Chef di rilievo nazionale, nel sentito legame tra arte culinaria e solidarietà è stato possibile realizzare “Chef per Amore”, in collaborazione con Angela Merolla e lo Chef Antonio Nunziata docente di cucina presso Istituto Professionale Alberghiero “L. de’ Medici” di Ottaviano e delegato della Federazione Italiana Cuochi – Associazione di Torre del Greco, area nolana, vesuviana e strianese.
Ben otto i professionisti ai fornelli:
Chef Stella Michelin Peppe Aversa
Il Buco – Sorrento NA
Chef Stella Michelin Paolo Gramaglia
President – Pompei NA
Chef Stella Michelin Giovanni De Vivo
Il Mosaico – Ischia NA
Chef Antonio Tecchia
Il San Cristoforo – Ercolano NA
Chef Fabio Ometo
Villa Trabucco – Torre del Greco NA
Chef Maurizio De Riggi
Markus – San Paolo Bel Sito NA
Chef Giovanni Ripa
Sun’s Royal Park – Caserta
Gennaro Cariulo
Da Gigione – Pomigliano d’Arco NA
Menu:
Gennaro Cariulo
Finger food:
Tacos con zuppa forte napoletana/sud americana
Pane, burro e crudo di Marchigiana battuto al coltello
Suino lento (maiale, scarola, Provolone del Monaco e topinambur)
Ceviche di trippa
Chef Giovanni Ripa
Finger food:
Mini hamburger alla rapa rossa, scottato di tonno, cipolla appassita all’Aglianico e balsamico, con Provolone del Monaco
Bicchierino in trasparenza con vellutata di peperoni, lecca lecca di gamberi e lardo di Colonnata con panure agli agrumi
Mozzarella di bufala con polpo erborinato, panure al nero di seppia e vellutata di zucca
IN ABBINAMENTO:
Cantine Annarumma – Boscoreale NA
“Bomba D’amore” Falanghina brut – vino spumantizzato
Chef Paolo Gramaglia
Tataki di tonno, emulsione olio extravergine di oliva e limone, sale nero. Terra di the verde con dadini di mela verde. Giardino zen di patata agrumata con uova di salmone, pesce volante, uova di caviale, fiori e shiso
IN ABBINAMENTO:
Tenuta Le Lune del Vesuvio – Terzigno (NA)
“Janesta” Lacryma Christi annata 2016
Chef Fabio Ometo
Bocconcino tenero di agnello marinato al caffè, salsa di mais fresco, cialdina di carote, sfera di cavolfiore al sesamo e pecorino in gocce
IN ABBINAMENTO:
Casula Vinaria – Campagna (SA)
“Melodia” Fiano Colli di Salerno Igp annata 2015
Chef Peppe Aversa
Pasta mista con ceci e astice
IN ABBINAMENTO:
Cantine Fontanarosa – Frasso Telesino (BN)
Aglianico Rosato Sannio Doc annata 2015
Chef Giovanni De Vivo
Riso Carnaroli alla clorofilla di friarielli, mantecato con salsiccia al finocchietto selvatico e provolone stagionato
IN ABBINAMENTO:
Cantine Romano – Ottaviano (NA)
Lacryma Christi del Vesuvio Rosso Doc annata 2016
Chef Antonio Tecchia
Scampi scottati nell’olio di caffè e Trippa stufata con bisque di scampi, rosmarino e salvia. Pomodori verdi, polvere di capperi, schiuma di bufala, crackers al basilico
IN ABBINAMENTO:
Cantine Castaldo Tuccillo – San Gennaro Vesuviano (NA)
Aglianico Terre d’Irpinia Igt annata 2011
Chef Maurizio De Riggi
Reddelicious: lingotto morbido di mela annurca al genepy speziato con fava Tonka e pepe Muntok, gelée delicious, caviale di mela verde e croccante al cacao
IN ABBINAMENTO:
Cantine Castaldo Tuccillo – San Gennaro Vesuviano (NA)
Lammiccato filtrato dolce del Vesuvio annata 2017
Mastro fornaio Domenico Fioretti – Carinaro (CE)
Pani: bauletto ai 5 cereali, rosetta con semola, grissini alla curcuma
Partner:
Istituto Professionale Alberghiero “L. de’ Medici” Ottaviano (NA)
AIS - Associazione Italiana Sommelier Delegazione Comuni Vesuviani
TICKET DI PARTECIPAZIONE: euro 60 (vini inclusi)
(L’incasso sarà devoluto interamente alla Caritas Diocesana a favore dei dormitori)
PER INFO E PRENOTAZIONI:
Seminario Vescovile
Via della Repubblica n.36 – Nola
Tel. 331 620 06 62
www.caritasdiocesananola.it
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2017Dal 2006 al 2016 l’export della mozzarella di bufala campana Dop è cresciuto di oltre il 100%, passando dal 15,6% al 32,1%. Nello stesso periodo la produzione di bufala campana è aumentata del 31%. E il 2017 si prefigura come l’anno del record assoluto, visto che nei primi otto mesi si è già registrato un ulteriore incremento del 7,5% di produzione rispetto al 2016. Sono proprio le esportazioni a trainare il comparto.
I nuovi dati sulla bufala campana, elaborati dal Consorzio di Tutela, arrivano all’indomani dell’analisi sull’export di Coldiretti, che assegna proprio alla mozzarella Dop una delle migliori performance, in particolare in Francia.
Secondo Coldiretti, mai così tanto formaggio italiano è stato consumato all’estero come in questo 2017, che ha fatto segnare un aumento del 7% in quantità rispetto allo scorso anno, cifra che ha portato all’84% l’incremento delle spedizioni nel corso dell’ultimo decennio, vincendo la sfida con i formaggi francesi.
La mozzarella di bufala campana Dop fa ancora meglio, raddoppiando il suo export tra il 2006 e il 2016. In valore assoluto il dato è ancora più significativo: si è passati infatti dalle 5.280 tonnellate esportate nel 2006 alle 14.190 del 2016, il che vuol dire +168,7%. La Francia resta il primo Paese di destinazione (il 27,63% delle mozzarelle all’estero finisce Oltralpe), seguita a ruota da Germania (23,6%) e Regno Unito (13%). Il Giappone (3,17%) e l’Europa dell’Est fanno segnare il trend migliore, con in testa Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (1,39% nei tre Paesi).
Si registra tuttavia una forte richiesta da parte di Paesi lontani che non riesce appieno a essere soddisfatta. I mercati oltreoceano riconoscono un valore aggiunto di natura economica alla bufala campana, che non si è ancora tradotto in ricchezza del comparto, a causa dei costi elevatissimi della logistica.
“I numeri testimoniano che nel mondo c’è tanta voglia di mozzarella di bufala campana Dop e noi ne siamo orgogliosi”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e aggiunge: “Sono cifre che indicano un potenziale altissimo e ci spingono a impegnarci ancora di più per competere sui mercati globali. Dobbiamo vincere la sfida della logistica, che oggi assorbe valori economici che potrebbero invece essere a vantaggio dell’intera filiera. Lo possiamo con le nuove tecnologie, grazie alle quali puntiamo a cambiare le modalità di trasporto e di conservazione del prodotto, per dare valore aggiunto alla filiera”.
Intanto il prossimo 20 novembre il Consorzio di Tutela mozzarella di bufala campana volerà in Sudafrica e sarà a Cape Town per partecipare al workshop su “Protezione e promozione dei prodotti a Indicazione geografica”, promosso dall’Ambasciata d’Italia a Pretoria, in sinergia con i ministeri dell’Economia e del Turismo sudafricani e l’Unione Europea. Si discuterà con esperti internazionali delle strategie di sviluppo e promozione di Dop e Igp: L’obiettivo dell’iniziativa è far comprendere l’importanza di acquistare prodotti europei a marchio Dop e Igp rispetto a quelli generici. Legame con il territorio di origine, tradizione, sicurezza e tracciabilità rappresentano la marcia in più sul mercato internazionale. Così si punta ad aumentare in Sudafrica il consumo di bufala campana, che già è presente in alcune grandi realtà del Paese.
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2017Francesco e Salvatore Salvo sono in continua evoluzione, sempre intenti a scoprire prodotti di nicchia, per la cui trasformazione utilizzano tecniche gastronomiche accurate, e costantemente alla ricerca di nuovi abbinamenti per le loro pizze.
In uno di questi percorsi gourmand, è nata una giornata di degustazione, coordinata da Pasquale Brillante, nella quale si sono confrontati alcuni tra i migliori sommelier campani, in forza presso rinomate strutture stellate, accanto alla produttrice dei vini Gravner.
Lei, Mateja Gravner, arrivata in mattinata nel locale di San Giorgio a Cremano direttamente da Oslavia, un centro ad appena 5 kilometri da Gorizia, è rimasta estasiata dalla bontà delle pizze proposte dai fratelli Salvo: dieci assaggi, dalle classiche marinara e margherita ad altre già in carta, come la “Pizza al pomodoro” o l’ ”Ortolana”, dal segno vegetariano, esclusivamente con ortaggi di stagione; per passare alla marinara con bottarga e alla pizza con cipolla ramata di Montoro cotta sotto cenere, cipolla rossa di Tropea in agrodolce al vino rosso e tonno fresco. In abbinamento, sono state proposte alcune delle etichette Gravner, in particolare: Bianco Breg del 2008 e del 2009, entrambi affinati in anfora; Ribolla delle stesse annate e un Rujino del 2001, da uve Pignolo.
“I nostri sono vini complessi, ma non complicati” ha dichiarato subito la Gravner. “Nessuno aveva mai pensato di abbinarli alle pizze. Questa è la prima volta che li proviamo su un prodotto che si immagina semplice ma, se realizzato da maestri come Francesco e Salvatore Salvo, lo è solo in apparenza” .
Nella preparazione delle pizze proposte dai Salvo, la farcitura è il risultato di tecniche di alta cucina, grazie alle quali gli ingredienti trovano la loro dimensione ottimale. Come le cipolle, trattate con passaggi utili ad alleggerirne l’impatto o i pomodori della omonima pizza: sei varietà differenti, tutte di alta qualità e ognuna trattata con una differente tecnica di cucina.
Per chi volesse intraprendere una degustazione comprensiva di abbinamento ad hoc, sarà sufficiente prenotarsi scrivendo a: info@salvopizzaioli.it
Vastissima la scelta e, non a caso, la cantina della “Pizzeria Salvo da Tre Generazioni” è stata recentemente premiata, a livello nazionale, come “Miglior cantina”, selezionata tra oltre 500 concorrenti.
Pizzeria Salvo
Largo Arso 10-16
San Giorgio a Cremano (Napoli)
Tel. 081 275306
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2017Oggi 7 novembre, a partire dalle ore 18 fino alle ore 21, Polyphemos – Enoformaggeria flegrea apre le porte alla stampa, in vista dell’inaugurazione aperta al pubblico che si terrà venerdì 10 novembre.
Polyphemos – Enoformaggeria flegrea è una piccola bottega di vini e formaggi fondata da Valeria Vanacore, giovane sommelier e maestra assaggiatrice di formaggi. È ubicata nel centro storico di Pozzuoli, esattamente ai piedi dello storico Rione Terra. L’intera area fa parte dei Campi Flegrei, una zona vulcanica ancora in piena attività e costellata da siti archeologici, artistici, storici e geologici estremamente suggestivi.
Perché “Polyphemos”? La mitologia greca ci racconta che Polifemo, figlio di Poseidone, fu ingannato da Ulisse proprio attraverso il vino. In più Polifemo, nella sua caverna, possedeva un gregge di pecore, aneddoto che fa presupporre che si producesse il formaggio da sé. Ed ecco che il mito è stato fonte di ispirazione per la scelta del nome dell’attività: Polyphemos – Enoformaggeria flegrea.
Polyphemos, oltre ad essere un luogo di ritrovo per esperti e appassionati di vino e formaggio, è un polo di attrazione turistica. Il vino, così come il cibo, è cultura, tradizione e convivialità ed è anche piena espressione di territorialità. Accanto ai vini tipici del territorio campano, come l’aglianico, il taurasi, la falanghina, il greco di Tufo, la lacrima christi e molti altri, Polyphemos offre una vasta gamma di formaggi locali, scegliendo come fornitori due caseifici che da anni, o addirittura secoli, si occupano della lavorazione del latte: il Caseificio Aurora di Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, e l’Azienda Agricola Francesco Savoia di Roccabascerana, in provincia di Avellino.
Ma Polyphemos ha scelto anche di superare le barriere della territorialità per offrire ai suoi ospiti prodotti diversi e altrettanto ricercati. Tanto spazio è dedicato ai vini naturali e ai vini francesi, da Bordeaux alla Borgogna, dallo Champagne all’Alsazia, fino a riscendere verso la Provenza, tutti spalleggiati da altrettanti formaggi francesi come le tome, il camembert, il roquefort, il comtè e da tante piccole chicche gastronomiche: foie gras, alici del Cantabrico, mostarde, cioccolato.
Polyphemos – Enoformaggeria flegrea è piccolo e accogliente, moderno ma che riesce a offrire sapori dimenticati. Un posto in cui degustare in tranquillità un ottimo tagliere di formaggi accompagnato da un calice di vino, fare acquisti per una cena o un evento speciale, partecipare a delle vere e proprie cene di degustazione guidate da esperti del settore.
Polyphemos – Enoformaggeria flegrea
Via Giuseppe Mazzini, 10
Pozzuoli NA