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2017Da sabato 17 giugno torna #pizzaUnesco, il contest internazionale organizzato da , l’unico sito mondiale di registrazione delle ricette. I pizzaioli da ogni parte del mondo potranno registrare le loro pizze su www.mysocialrecipe.com e partecipare.
La volontà di organizzare la seconda edizione di una iniziativa che ha visto nel 2016 la partecipazione di più di cento concorrenti al lavoro in Italia e in numerosi paesi, dagli Usa alla Cina passando per l’Europa e il Sud America, parte dalla considerazione che siamo nell’anno decisivo: alla fine del 2017 infatti l’Unesco deciderà per il riconoscimento dell’arte dei pizzaioli napoletani come patrimonio immateriale dell’Umanità.
Il coinvolgimento su scala mondiale dei pizzaioli da parte di Mysocialrecipe nasce dunque come azione di sostegno a questa richiesta, sostenuta da quasi due milioni di firme raccolte nei Cinque Continenti e alla quale hanno aderito migliaia di personaggi dello spettacolo, della cultura e della gastronomia.
«Per rafforzare l’iniziativa – spiega Francesca Marino, biologa nutrizionista e ideatrice di Mysocialrecipe e del contest, - abbiamo scelto due grandi eventi organizzati a Napoli: il Pizza Village e il Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, che ne segneranno l’inizio e la conclusione. Il lancio del contest #pizzaUnesco avverrà, infatti, all’interno del Pizza Village da sabato 17 a domenica 25 giugno».
Mysocialrecipe sarà partner del grande evento e lancerà la raccolta delle ricette live proprio durante questi giorni grazie ad una postazione fissa e coinvolgendo tutti i pizzaioli presenti alla manifestazione. La registrazione proseguirà per tutta l’estate fino all’ 11 settembre. Il 1 ottobre la giuria decreterà i 10 finalisti che saranno invitati per la fase finale live prevista a Napoli sia con la gara tra i dieci finalisti, sia con la serata evento, il 14 novembre, che si concluderà con la premiazione del vincitore dinanzi ad istituzioni, stampa ed addetti al settore.
La seconda edizione del contest registra anche un rinnovamento della giuria presieduta dal direttore delle guide dell’Espresso Enzo Vizzari e composta da Fiammetta Fadda, giornalista enogastronomica e personaggio televisivo, Allan Bay, giornalista enogastronomico, Eleonora Cozzella, giornalista di Repubblica Sapori, Giorgio Calabrese, Presidente della sezione “sicurezza alimentare” del Comitato di Sicurezza Alimentare, Scott Wiener, giovane foodblogger americano. Segretario generale dell’iniziativa: Tommaso Esposito, giornalista enogastronomico.
Ma non è questa l’unica novità della seconda edizione: sono previste infatti le seguenti menzioni speciali assegnate dai partner di Mysocialrecipe: Migliore pizza per gli aspetti nutrizionali (a cura di Legambiente), Pizza “Slow”, migliore pizza per la territorialità (a cura di SlowFood), Pizza più letta sul web (a cura di Mysocialrecipe), Migliore pizza per l’originalità degli ingredienti (in collaborazione con La Federazione Italiana Cuochi), Miglior abbinamento Vino – Pizza (a cura dell’Associazione Italiana Sommelier), Migliore pizza per l’impasto (a cura di Ferrarelle), La pizza è anche fritta (a cura della rivista Italia a Tavola).
#pizzaUnesco contest è la più grande kermesse che coinvolge il mondo della pizza nel web, ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Città Metropolitana, della Camera di Commercio di Napoli, di Legambiente ed Ecomuseo della Dieta Mediterranea di Pioppi, dell’Associazione Italiana Sommelier, della Fondazione Univerde ed è sostenuta da main sponsor prestigiosi come Ferrarelle, La Fiammante, Molino Caputo, Olitalia e Sorì da sponsor autorevoli come il Consorzio del Parmigiano Reggiano. Partner della serata di premiazione finale saranno Event Planet, leader nell’organizzazione di eventi, Gi Metal, Fondazione Birra Moretti e Izzo Forni con lo Scugnizzo Napoletano.
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2017Giovedì 15 giugno alle ore 18,00 presso il ristorante dell’IKEA Store di Napoli appuntamento con #IOMANGIODACAMPIONE. Ospiti d’eccezione dello store partenopeo saranno il dottore Alfonso De Nicola, responsabile staff medico SSC Napoli, e lo chef Ciro Salatiello, noto per essere stato lo chef dei calciatori del Napoli. L’appuntamento si aprirà con una piacevole chiacchierata con i due ospiti sul tema di un’alimentazione sana, fondamentale per una buona prestazione sportiva, basata però su piatti gustosi e invitanti. A seguire il cooking show con Salatiello che preparerà per gli ospiti un piatto tratto dal suo libro “In Cucina con Ciro Salatiello, dalla prima colazione al dessert” e un aperitivo preparato dallo stesso chef in collaborazione con la brigata di cucina dello store.
#IOMANGIODACAMPIONE intende anticipare il tema della cucina sana e sostenibile che sarà centrale nel progetto #IOMANGIOCOLORATO in partenza dal 1° luglio in tutti i ristoranti degli store IKEA Italia.
L’evento è organizzato in collaborazione con le giornaliste Laura Gambacorta e Valeria Grasso.
Le modalità di partecipazione sono disponibili al seguente link: http://www.ikea.com/it/it/store/napoli_afragola/attivita (inviare una email a eventi.napoli.it@ikea.com)
Ikea Napoli
Via Enrico Berlinguer 2,
Afragola
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2017Pizza al taglio di alta qualità territoriale, ovvero il gourmet anche da asporto e prêt à manger. E’ la novità appena arrivata a Napoli grazie a un gruppo di ragazzi giovani convinti che il mangiar sano e con gusto possa essere coniugato anche alle esigenze di una vita frenetica.
La proposta gastronomica arriva da Pizza e Panelle, il nuovo locale di via Riviera di Chiaia, 215 (angolo piazza San Pasquale) e sarà presentata alla stampa oggi alle ore 18.30 con una degustazione dei prodotti accompagnati dal Trentapioli, Asprinio d’Aversa Brut di Salvatore Martusciello.
Un format nuovo che punta su due elementi cardini: il pane declinato in tutte le sue varianti e, soprattutto, la lavorazione di impasti studiati ad hoc per la pizza in teglia abbinati a prodotti ricercati per guarnire i tranci.
“Abbiamo pensato a creare una offerta di alto livello qualitativo anche per un pasto veloce e quindi abbiamo trasformato la classica pizza al taglio in un prodotto gourmet. Per farlo – dicono Genny De Martino, Michele e Giorgia Aversano – abbiamo coinvolto Maurizio Cortese, esperto gastronomo e Ceo di Corteseway, che si è dedicato allo studio delle combinazioni più esclusive”.
“Siamo partiti – dice Maurizio Cortese – dall’individuazione di un impasto leggero e digeribile capace di tenere la cottura nel forno elettrico e di risultare croccante anche durante l’asporto. A questo abbiamo abbinato prodotti di eccellenza come il pomodoro San Marzano di Danicoop o il pomodorino del piennolo di Tenuta Manna ma anche la mortadella Pasquini, i prosciutti spagnoli o il salmone Up-stream”.
Nel corso della presentazione alla stampa si parlerà anche del ritorno alla merenda all’italiana. Si inquadra in quest’ottica l’abbinamento con le confetture artigianali prodotte dalla cooperativa E.V.A. con “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”, per sostenere i percorsi di inclusione sociale e di autonomia delle donne vittime di violenza di genere e per accompagnarle nel reinserimento nel mercato del lavoro.
Seguirà l’inaugurazione, fissata alle 19.30.
Pizza e Panelle
via Riviera di Chiaia, 215
Napoli
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2017Domenica 11 giugno si svolgerà presso Palazzo Marziale in Largo S. Francesco a Sorrento,un pranzo d’eccezione grazie alla creatività di 5 abili chef campani.
La prestigiosa dimora del XV° secolo,nel fascino dell’architettura originale catalano-Durazzo, ospiterà all’elegante Terrazza,“5 Chef a Palazzo”, l’evento organizzato da Angela Merolla.
Marco del Sorbo, Resident Chef di Palazzo Marziale, metterà a disposizione le sue storiche cucine a ben quattro chef e ognuno, forte del proprio estro,realizzerà la sua portata.
Un evento che darà l’opportunità di percepire le 5 filosofie di cucina, in abbinamento a 5 tipologie diverse di vino.
Gli Chef
Marco Del Sorbo Resident Chef di Palazzo Marziale – Sorrento
Luca D’Esposito (Ristorante O’Tianiello- Caserta)
Marco Di Martino (Ristorante Marameo – Sorrento)
Chef Luigi Serpe (Ristorante Bluesea – Piano di Sorrento)
Chef Carlo Verde (Ristorante Villa Gabrisa – Positano)
Menu
Chef Luca D’Esposito
“Tartare a Palazzo”
Ricciola su insalatina di agrumi e maionese di lamponi
Resident Chef Marco Del Sorbo
“Il Saor incontra la Penisola”
Sgombro chaud-froid, cipolla rossa e agrumi
Chef Marco Di Martino – Sous Chef Giuseppe Aversa
“Marameo”
Pasta mista trafilata al bronzo, boullion di scorfano, scorfano scottato e crema di prezzemolo
Chef Luigi Serpe
“Bluesea”
Pescatrice gratinata con insalatina tiepida di lenticchie, asparagi e salsa olandese alla senape
Mastro Panificatore Domenico Fioretti
Cantucci della Penisola
Chef Carlo Verde
Crostatina alle fragoline con chantilly al cioccolato bianco e sorbetto alla fragola
Mastro Panificatore Filippo Cascone
Grissini e crackers artigianali – saccottino cafone – panino segale e limone
Vino in abbinamento:
Commenda Magistrale “Mater” – Bianco Puglia IGP annata 2015
Cantina di Lisandro “Lancella” – Pallagrello Bianco Terre del Volturno IGP annata 2016
Cennerazzo – Greco di Tufo DOCG annata 2015
Cantine Fontanarosa Rosato Sannio Aglianico DOC annata 2015
Liquori Gusta Campania – Linea Edizione 900
Amaro Herbis- Nocino e Limoncello
Partner:
Pastificio Arte & Pasta di Boscoreale NA
Pescheria La Perla – Vico Equense NA
Pescheria Lo Scoglio – Caserta
Linea Blu CSM – Centro Spedizioni Molluschi NA
Ticket di partecipazione: euro 40 (vini inclusi)
Ingresso solo su prenotazione
Info e prenotazioni:
Palazzo Marziale
Largo S. Francesco 2 – Sorrento NA
Telefono 081 807 4406
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2017Nella smorfia napoletana il numero 70 rappresenta o’ palazzo, inteso come struttura ricca di storia e di cultura, mentre per la cabala il 70 è l’impero e l’educazione, un potere che non va sperperato né disperso.
Significati sentiti per Gennaro, Gerardo e Piergiorgio Petretti - terza generazione nel mondo del food – che si apprestano non solo a festeggiare i 70 anni di questa storia familiare nata col nonno nel 1947, ma anche ad inaugurare la loro ultima creatura: il Settanta Neo Bistrot.
Dopo gli studi e le esperienze all’estero, dal 2012 i fratelli Petretti si sono ritrovati nella gestione della storica attività di famiglia nata nel 1964: l’Hotel Carosello.
In questi anni hanno trasformato alcune stanze in “Magic Suite”, offrendo divertenti soluzioni per vivere una notte in “mondi” alternativi come l’antica Roma, l’isola dei naufraghi, la giungla e la baita tirolese, solo per citarne alcuni.
Ed in occasione di questo importante anniversario ed in nome di uno stile anni Settanta che ha da sempre caratterizzato il Carosello, il ristorante è stato completamente rinnovato e si presenterà al pubblico mercoledì 7 giugno, a partire dalle ore 20.
Per l’occasione lo chef Angelo Borghese, al timone della giovane brigata, darà vita ad uno show cooking condotto dalla giornalista enogastronomica Antonella Petitti.
Il live non solo mostrerà la preparazione di alcuni dei piatti proposti per l’inaugurazione, ma permetterà la presentazione del menù che segue le orme dello stile del Settanta Neo Bistrot: giovane, colorato, radical e rock.
Borghese, chef di talento e rappresentante indiscusso di una cucina creativa di territorio, bene ha rappresentato questo spirito. Nel suo menù, conciso e stagionale, convergono i tipici, il miglior pescato locale e le carni di Carrabs, in una interessante commistione che prende spunto dalla tradizione ma innova.
Con i suoi 70 posti (non a caso) ed il grande bancone a vista, Settanta Neo Bistrot si candida a diventare un nuovo riferimento per il territorio. Eventi, cene a tema, cucina esperienziale: i progetti in cantiere sono almeno altri settanta!
Per info e prenotazioni:
SETTANTA Neo Bistrot
Via Vespucci, 19
Pontecagnano Faiano (SA)
089.381314
www.70neobistrot.it
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2017Passione di Sofì prende un classico della gastronomia e lo rielabora
A vederlo sembra proprio il classico tarallo napoletano, ma solo quando lo si assapora si comprende che non è così. È il tarallo fritto l’ultima invenzione di “Passione di Sofì”, friggitoria dal motto “tradizione moderna” che ha sede in via Toledo 206 a Napoli. Ed è proprio a partire dal loro credo che nasce questa idea di prendere un classico della gastronomia napoletana e rielaborato regalandogli nuova vita e un nuovo sapore. Se il metodo di preparazione è un segreto, non vengono celati gli ingredienti: farina biologica poco raffinata, strutto, mandorle baresi, pepe nero di cayenna, sale integrale di Sicilia, acqua e lievito madre. Quindi si presenta con la consistenza di una ciambella e tutto il sapore e gli ingredienti di un tarallo napoletano.
LA TRADIZIONE MODERNA. “Passione di Sofì” vuol dire qualità delle materie prime e rispetto della tradizione, costante ricerca dei sapori e massima attenzione ai particolari. La cucina di Sofì rispecchia il suo amore per la genuinità e il valore dei prodotti, cucinati sempre in modo da preservare e valorizzare le loro caratteristiche. Una cucina nuova che non dimentica mai gli antichi insegnamenti che hanno reso grande nel mondo la gastronomia napoletana. Ed ecco il ciurillo (che campeggia sull’insegna), il calzone (salame e ricotta o scarole e olive), il filoncino, le verdure pastellate, i crostoncini di ricotta, le zeppoline, il crocchè (semplice, con prosciutto o con friarielli), gli scagliuozzi, gli arancini, le frittatine, le montanare, ma anche frittelle di baccalà, alici di Cetara, gamberi, calamari e polipetti, pizzette di cicinielli. Ricette originali, uniche e innovative che hanno, però, tutto il sapore della tradizione. Una tradizione moderna.
CHI È SOFÌ? Il locale prende ispirazione da Sofì, la popolana che rubò il cuore di Ferdinando I di Borbone, il Re “Lazzarone”, grazie alle sue irresistibili abilità culinarie. Al primo piano della friggitoria è stata ricostruita proprio la Casa di Sofì, un ambiente che potesse mantenere intatta quella veracità che è l’anima della cucina migliore al mondo, avvolgendo i clienti in un’atmosfera vivace tipica delle case napoletane, mentre nelle loro bocche si scioglie il gusto delle specialità avvolte nei cuoppi, cartocci di carta paglia, e cucinate ogni giorno dalle mani abili e sapienti di artigiani del fritto.
IL FRITTO, PASSIONE ANTICA CHE NON FA MALE. «La frittura da sempre viene consumata come un cibo di strada – così Angelo Terzo, patron di Passione di Sofì – già nel 2500 a.C. in Egitto era una pratica diffusa, così come nell’epoca romana. Anche a Napoli ha origini antiche, è un rito, uno stile di vita, perché fa parte della cultura partenopea che vive la città anche nelle sue strade, nei suoi vicoli, nei suoi luoghi. Ad oggi poi diversi scienziati dopo nuove ricerche, hanno scoperto che la frittura non sia dannosa come si racconta da anni ma addirittura sembra essere un ottimo modo per prevenire molte malattie come il cancro anzi. Ed inoltre è affermato che le verdure mantengono le loro proprietà nutritive di più se fritte nell’olio d’oliva rispetto a quando sono cotte in acqua. Il segreto è usare l’olio giusto, e non esagerare, come in tutte le cose».
Passione di Sofì
Via Toledo 206
Napoli
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2017Ha riscosso grande successo l’opening party il 31 maggio durante il quale sono stati per la prima volta accesi forno e fornelli di Zzambù, un nuovo tempio del gusto ubicato a Napoli sul lungomare Partenope (al civico 9) , un posto dove sarà possibile degustare un’ottima pizza oppure un goloso panino, un luogo dove gli ospiti potranno vivere esperienze legate non solo al buon cibo, ma anche legate alla musica, all’arte, etc. Lo si intuisce già dal nome, Zzambù, una “joint venture letterale” di pizza e hamburger, un naming che trae ispirazione da quello che nasce come un linguaggio sottodialettale, usato dai musicisti partenopei fin dal ‘700: la Parlesia (Pino Daniele in molti suoi testi ha inglobato termini di questa vera e propria lingua)… Lo si intuisce da un progetto, che anima uno dei piatti in menù: i fagioli alla Bungtbangt, un omaggio al musicista e cantautore napoletano Maurizio Capone, fondatore del gruppo omonimo alla pietanza, pioniere della “musica eco-sostenibile” e da sempre impegnato in laboratori (spesso svolti nelle carceri) attraverso i quali insegna i partecipanti a costruire strumenti musicali con materiale riciclato. Infatti la ricetta di questi fagioli alla messicana è ottenuta da “ciò che resta” delle verdure di stagione. Parte del ricavato delle vendita di questo piatto sarà devoluto a un progetto di Maurizio.
Maurizio Capone
“Che la musica possa portare lontano lo si può immaginare, ma addirittura diventare ispirazione per un piatto ed essere uno degli elementi caratterizzanti di un ristorante è per me molto emozionante. Zzambù è un bell’esempio di come si possa dare messaggi positivi e stimolanti anche attraverso un’attività commerciale. Rappresenta la concretizzazione di un’idea che porto avanti da sempre, e cioè che i temi importanti per la società – uguaglianza, rispetto per l’ambiente, non violenza e legalità – vadano uniti e suggeriti attraverso le attività quotidiane, con semplicità e leggerezza. Ringrazio Zzambù per aver scelto me ed il mio gruppo come simbolo di tutto questo e di aver pensato di offrire al suo pubblico, insieme a degli ottimi alimenti per il corpo, anche degli ottimi alimenti per l’anima. La nostra collaborazione potrà avere tante evoluzioni perché siamo persone a cui non manca la creatività e, soprattutto, ci unisce la voglia di diffondere cose buone!”
Il locale
Eccellenza riconosciuta e attribuita alla cucina napoletana, sia in Italia che all’estero, la pizza è stata inglobata in questo progetto nella persona di Salvatore Di Matteo, pizzaiolo e friggitore napoletano, ultimo erede di una dinastia storica di pizzaioli, nata nel 1897 nella cinta urbana partenopea.
Salvatore sceglie di affiancare Zzambù col suo nuovo format, incentrato sul racconto della tradizione della pizza napoletana, grazie ad un percorso fatto di evoluzione, attraverso la ricerca di prodotti di eccellenza legati al concetto di territorialità, che lo hanno gradatamente condotto ad un concept di pizza “gourmet”… Eccone qualche assaggio: la Marinara rustica con pomodoro del Piennolo , aglio dell’Ufita, origano di montagna e olio evo; la pizza fritta Essenzia con provolone del monaco, pomodoro del Piennolo, provola di latte vaccino e basilico; la pizza Mon Amour con fior di latte, mousse di ricotta, radicchio rosso, zucchine grigliate e olio evo; la pizza Tonnarella con fior di latte, pomodorino Corbarino, crema di cipolle caramellate, tonnetto alletterato, olive taggiasche, formaggio pecorino e olio evo.
Il progetto ‘’Zzambù’’ è nato da un’idea di quattro professionisti napoletani che vantano esperienze e competenze in un altro apprezzato campo gastronomico: la Burgeria! Lo dimostrano le ricette dei panini in menù, eccone alcune: o Prufessorë (il posteggiatore) con hamburger di maialino nero Casertano, funghi porcini, caciocavallo irpino e salsa all’aglianico e noci; il panino Parlèsia con pulled pork, cheddar, insalata coleslow, salsa barbecue e cipolle croccanti nel filoncino all’olio; il Bacone (o’malament) con hamburger di scottona, melenzane a funghetto bianche, pomodorini gialli, scaglie di parmigiano e mousse di pesto al basilico.
Zzambù
Lungomare Partenope 9
Napoli
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2017Seconda edizione per Birra in B…Rocca nella incantevole cornice del Castello di Arechi a Salerno, in programma dal 26 al 28 maggio prossimi.
Domenica, alle 18:30, all’interno del programma è prevista la presentazione del libro nella Sala Convegni, al cospetto degli autori Roberto Pellecchia, Antonella Petitti e Sabrina Prisco, dell’editore Gabriele Cavaliere e di alcuni dei mastri birrai “svelati” nell’opera e delle loro birre, proposte in degustazione. Il costo di partecipazione è di 10 euro e comprende anche una copia del libro.
Facce da Birra “completa” il trittico di approfondimento avviato venerdì e sabato, dalle 18:30 alle 20:00, dalle due sessioni di corso “Dal Luppolo alla Brocca” a cura di Unionbirrai (nella persona di Alfonso Del Forno, coordinatore Unionbirrai Beer Tasters della Campania) e AIS (nella persona di Vittorio Guerrazzi, degustatore ufficiale AIS Salerno).
Si tratta di 3 incontri “separati”, con prenotazione obbligatoria e pagamento via PayPal (o carta di credito) ed un massimo di 40 partecipanti per incontro. Per prenotare www.birrainbrocca.it
Il Libro.
19 i birrifici protagonisti, 19 percorsi turistici, 4 pub storici, centinaia di prodotti tipici da scoprire e di indirizzi in cui “mangiare&dormire”. E’ la Campania della birra artigianale, con le sue facce e le sue storie dapprima imprenditoriali, poi di vita vissuta.
Una Campania tendenzialmente giovane sia d’età che d’esperienza, ma che sta contribuendo in maniera rilevante alla nascita di una identità brassicola tutta italiana, una tendenza che guarda al territorio ed alla materia prima autoctona che ci rende noti in tutto il mondo.
E’ questo – in sintesi – il fil rouge di “#faccedabirra – Le storie, i volti e i luoghi della birra artigianale in Campania” edito da Officine Zephiro, opera uscita in questi giorni nella ricorrenza dei vent’anni della birra artigianale italiana.
Un libro “nuovo” per la formula che mescola sapientemente il food al turismo in nome di un segmento che tende a crescere a dispetto della crisi, ovvero il turismo gastronomico.
Dunque non una guida ma un compagno di viaggio per chi, mosso dall’amore per la birra artigianale, apprezzi l’idea (etica) di scoprirla nei luoghi di produzione, unendo un piacere di gola alla nobile missione di conoscere meglio una regione che ha ancora tanto da raccontare.
D’altronde i birrifici ed i microbirrifici protagonisti di #faccedabirra spesso nascono in luoghi abbastanza isolati e lontani dalle classiche mete.
Le molteplici realtà produttive nate in Campania a partire dal 1999 (oggi se ne contano circa 50, ma il numero tende a cambiare quotidianamente) rappresentano anche uno spaccato interessante dell’imprenditoria giovanile. In un divertente identikit il birraio campano è nato nel 1974, non è laureato e – dopo aver cercato lavoro – ha “ripiegato” (e con soddisfazione) su una passione, trasformandola in mestiere.
Un libro da leggere più volte e a più livelli, da consultare e con cui viaggiare, firmato da Roberto Pellecchia, autore di numerosi libri ed ottimo fotografo, da Antonella Petitti, giornalista specializzata in food ed in viaggi, e da Sabrina Prisco, ristoratrice e degustatrice.
#faccedabirra
Le storie, i volti e i luoghi della birra artigianale in Campania
Officine Zephiro Editore
formato: cm 14,00 x 24,00
pagine: 240 a colori
rilegato in Brossura
E’ possibile acquistare il libro presso le librerie del circuito Feltrinelli e Mondadori, la lista completa al link: http://www.officinedellibro.
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2017Oggi 27 maggio alle ore 20,00 nella centralissima piazza Flavio Gioia di Salerno apre i battenti Sushiarìa, un nuovissimo concept dedicato al pesce crudo di qualità in versione mediterranea.
Settanta coperti distribuiti tra interno ed esterno dove poter gustare, senza costi di coperto e servizio, un “sushi all’italiana” con tartare, panini di mare e crudi firmati dal giovane chef Francesco Fierro, forte della lunghissima esperienza presso l’Hostaria de Rota di Mercato San Severino.
Una carta dei vini, essenziale ma al tempo stesso in grado di accontentare tutti i tipi di clienti, completa l’offerta di questo locale allegro e informale, realizzato in collaborazione con l’azienda vitivinicola irpina Colli di Castelfranci.
L’apertura di Sushiarìa verrà celebrata con un appuntamento musicale all’insegna dell’energia carioca. Dalle ore 20,00, infatti, “La Bandita – Officina del Ritmo”, un’orchestra di percussioni afro-brasiliane fondata nel febbraio del 2005 a Bari sul modello della ‘bateria di samba’ brasiliana, si esibirà prima per le vie del centro e poi raggiungerà piazza Flavio Gioia per un concerto dai ritmi travolgenti.
Info e prenotazioni:
Sushiarìa
Piazza Flavio Gioia
Salerno
Tel. 089 5647149