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2017Kult è il luogo in cui potersi riunire con la propria famiglia o con gli amici per trascorrere serate all’insegna del divertimento e della spensieratezza; un’occasione per conoscere il mondo Karma, fatto di radici, memorie,fatica e amicizia. Un mondo che custodisce una famiglia.
Sarà una grande festa con cibo territoriale, artigiani, musica, spettacoli, un’area giochi per i più piccoli e, ovviamente, la birra Karma, con ben 10 spine e la presentazione della birra vincitrice del concorso “Cerevisia 2017”.
Quattro giornate, dal 14 al 17 settembre, in cui la birra scorrerà copiosamente, a partire dalle 19,30.
Ogni giorno, a rotazione, saranno presenti stand gastronomici legati da un solo filo conduttore: il rispetto e la valorizzazione delle materie prime locali.
Il birrificio farà da cornice a piatti classici sapientemente rivisitati, a fritti che parlano di tradizione, a carni grigliate da maestri indiscussi, a dolci che racchiudono passione e creatività.
Per la prima volta sarà presente un’area completamente dedicata agli artigiani: risorse antiche depositarie di manualità, ingegno, creatività. Una bottega unica,dove saranno messi in risalto prodotti figli di tradizioni ultrasecolari, per incoraggiare una rivoluzione silenziosa, per favorire l’artigianato come prospettiva nuova di occupazione.
Gli appassionati ritroveranno, come ogni anno, momenti di cultura brassicola, con degustazione di birre straniere e laboratori di abbinamento tra birra e cibo.Lo scopo è quello di regalare approfondimenti a chi è già competente e incuriosire chi ancora non conosce questo vivace mondo.
Durante l’evento sarà possibile visitare l’impianto di produzione, la sala delle materie prime e i magazzini per capire come le birre Karma vengono create, filtrate e imbottigliate.
Ogni serata sarà aperta dai laboratori tecnici. Prestigiosi i partner della kermesse, come Slowfood, Legambiente Geofilos, Unionbirrai, Kimbo, Club Amici del Sigaro.
Ai bambini sarà riservata un’area attrezzata con gonfiabili e giochi, interamente sorvegliata dagli animatori per regalare una serata di tranquillità ai genitori e per coccolare i futuri cultori di birra artigianale.
Infine, non mancherà un adeguato accompagnamento musicale: musica accuratamente scelta, leggera, frizzante e rigorosamente dal vivo come è viva la birra Karma!
Un’ampia area parcheggio per auto, moto e camper accoglierà tutte le tipologie di viaggiatori.
L’ingresso, come sempre, è gratuito.
Il birrificio Karma diventerà per quattro giorni un luogo per tutti, dove vivere e assaporare momenti di lieta aggregazione… il “Kult”del mondo della birra artigianale.
Birrificio Karma
Via Marmaruolo – Alife (Caserta)
Tel. 0823/918286
www.birrakarma.com
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2017Si chiama “Ficus” l’ultima creazione nata dalle mani e dall’estro del giovane e talentuoso pasticciere casertano Guido Sparaco, della pasticceria omonima di Castel Morrone in provincia di Caserta. Un dolce al fico d’India che vuole valorizzare il territorio morronese ricco di questo frutto considerato “povero”, ma molto apprezzato, che nasce su una pianta selvaggia a cui, nel mese di settembre da più di quarant’anni, è dedicata una festa.
Si tratta di una vera e propria riproduzione nata in collaborazione con l’intera famiglia: la base composta da un croccante alla mandorla su cui si adagia un delicato ed equilibrato cremoso al fico d’India al cui interno troviamo un fresco geleè, il tutto ricoperto da una glassa a specchio di colore arancio e zuccherini neri. Una vera e propria riproduzione del frutto, opera di una delicata attività artigianale e di ingegno. L’originale dolce si può trovare presso la pasticceria Sparaco solo nel mese di settembre, in concomitanza con la maturazione dei fichi d’India morronesi.
Guido è un giovane artigiano che vivela pasticceria da sempre, da bambino qui giocava e osservava il papà Nicola, pasticciere con quarant’anni di esperienza appartenente alla scuola napoletana Cirillo. Negli anni, il giovane intraprende gli studi scientifici ed approfondisce le basi e le tecniche della pasticceria tradizionale, classica, francese e moderna con il Master della prestigiosa scuola di formazione professionale casertana Dolce&Salato, dove ha l’opportunità di conoscere diversi maestri di fama internazionale.
In tutto il mese di settembre oltre al “Ficus”, presso la pasticceria Sparaco possiamo optare anche per altre due dolci leccornie al fico d’India lanciate da Guido negli anni passati: “Monte Castello”, una sfogliata a forma di cono farcita con una crema leggera al fico su biscotto sabléé alla nocciola e il “Bigné Craquelin”, una pasta bignè con aggiunta di frolla craquelined una crema leggera e un cremoso al fico.
Le sue ricercate proposte dal gusto delicato e mai stucchevole, realizzate con ingredienti di elevata qualità seguono le stagionalità degli alimenti, per questo le sueinterpretazioni moderne e classiche sono inconfondibili.
Pasticceria Sparaco
Via Taverna, 1
Castel Morrone (Ce)
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2017Il 18 settembre dalle ore 20,00 Ciro Coccia de La Dea Bendata, Federico Guardascione de Il Colmo del Pizzaiolo e Salvatore Santucci di Ammaccàmm, tre maestri pizzaioli d’eccellenza della zona flegrea, in collaborazione con la giornalista Laura Gambacorta, porteranno le loro pizze e le specialità di altri artigiani del gusto in riva al mare presso il Tibidabo Eventi di Monte di Procida, dove si uniranno al maestro pizzaiolo residente Emiliano Esposito. Ognuno di loro realizzerà un impasto con un tipo di farina allo scopo di fare conoscere i vari modi di interpretare la pizza. Ma “Fuoco, farina e mare – A ognuno la propria farina”, questo il titolo dell’evento che rientra nel programma della XII edizione di Malazè, coinvolgerà anche diverse altre eccellenze del territorio flegreo e non solo.
Ad accrescere l’attrattiva di questo gustoso party on the beach saranno i frittti delle quattro pizzerie, i gorgonzola selezionati dall’Enoprosciutteria Scamardella, i miniburger di Dublin Beer Experience, la parmigiana di baccalà di Marco Romano di Cheffò, le crocchette di pesce azzurro e melanzane di Luca Esposito della Locanda del Testardo e la pasta allo scarpariello e le graffette finali di Antonio Grasso di Villa Sabella seguiti dalla torta finale della pasticceria Dolce Momento.
Sponsor tecnico di “Fuoco, farina e mare” sarà Bucce di Pomodoro, l’azienda agricola di Ottaviano produttrice dei pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop che andranno a impreziosire le pizze e le montanare del maestro Santucci e la pasta allo scarpariello dello chef Grasso.
Ad accompagnare il percorso degustativo saranno l’acqua Ferrarelle, le birre Menabrea proposte dall’Enoteca Il Torchio, i vini flegrei delle Cantine Di Criscio e i liquori dell’Antica Distilleria Petrone.
Partner dell’evento: Gabetti Agenzia di Bacoli ed Ellepi abbigliamento.
Musica anni ’70 -’80 by dj Frank Scotto.
Menu
Pizze al forno e fritti a cura di:
Ciro Coccia – La Dea Bendata
Emiliano Esposito – Tibidabo restaurant on the beach
Federico Guardascione – Il Colmo del Pizzaiolo
Salvatore Santucci – Ammaccàmm
I gorgonzola selezionati dall’Enoprosciutteria Scamardella
I pomodorini del piennolo del Vesuvio di Bucce di pomodoro
I miniburger di Dublin Beer Experience
La parmigiana di baccalà di Cheffò
Le crocchette di pesce azzurro e melanzane della Locanda del Testardo
La pasta allo scarpariello e le graffette di Villa Sabella
La torta di Dolce Momento
In abbinamento:
L’acqua Ferrarelle
Le birre Menabrea
I vini delle Cantine Di Criscio
I liquori dell’Antica Distilleria Petrone
Musica anni ’70 -’80 by dj Frank Scotto
Ticket di partecipazione:
adulti: euro 25,00 (parcheggio incluso)
bambini da 6 a 12 anni: euro 15,00
Ingresso solo su prenotazione
Info e prenotazioni:
Pizzeria La Dea bendata
Corso Umberto I, 93
Pozzuoli
Tel. 081 19189636 – 346 3003491
Tibidabo Eventi
Via Miliscola, 57
Monte di Procida (Na)
Tel. 081 5233122
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2017Un’arma per affrontare meglio i cambiamenti climatici
“I cambiamenti climatici sono un’evidenza, l’annata che stiamo vivendo è inusuale ma deve metterci sull’attenti. Oggi più che mai il biologico può essere un cuscinetto importante per affrontare impreviste avversità metereologiche. Siamo erroneamente abituati a guardare la pianta solo per quello che vediamo, ma c’è una parte di essa che sta sotto terra che ne rappresenta “la testa” e che governa. Il lavoro in vigna, prima che in cantina, è sempre più importante. La cura della pianta nella sua interezza e de suo ambiente ipogeo deve andare al di là della conduzione in bio. Una conduzione con senso, appunto, è diventata necessaria”.
Alla sua diciassettesima vendemmia il vitienologo salernitano Sergio Pappalardo non ha dubbi, il biologico sta diventando un’esigenza per recuperare i danni che nel tempo sono stati fatti ai nostri suoli.
Riunendo sotto il marchio “CON(SENSO) wine” i suoi servizi di consulenza vitivinicola, Pappalardo continua a prediligere realtà con vigne proprie che scelgano la conduzione bio e la vinificazione senza solfiti.
“Come non possiamo ignorare la salute dell’ambiente, non possiamo ignorare la salute di chi sceglie di bere un buon bicchiere di vino. Avverto anche il senza solfiti come un dovere, per fortuna oggi le biotecnologie ci offrono un grande sostegno”, sottolinea.
La vendemmia 2017, cominciata per CON(SENSO) wine il 22 agosto a Chiavari (GE), si è contraddistinta per una forte siccità ed un gran caldo che ha risparmiato poche aree.
“Ogni vigna è a sé, ma la siccità prolungata per tutta la primavera è proseguita in estate, dando problemi a tutti ed abbassando le rese già fortemente colpite dalle gelate tardive di fine aprile. Ulteriore problematica una maturazione disomogenea nei vigneti, falsata nell’accumulo zuccheri. In Campania quanto in Liguria, altra regione in cui svolgo la mia attività di consulenza. Ma se la quantità lascia a desiderare, possiamo consolarci con una qualità sanitaria certamente superiore, conseguente ad una totale assenza di umidità”.
Sono già in cantina il Fiano, il Primitivo e l’Aglianicone di Tenute del Fasanella, realtà che da sempre propone vini senza solfiti in Campania, mentre manca poco per le vigne di Aglianico tra i Monti Picentini dei Viticoltori Lenza.
Nell’azienda agricola San Nicola nel Tigullio sono arrivate in cantina delle ottime uve di Bianchetta genovese, mentre è partito il conto alla rovescia per il Vermentino.
Seguiranno a ruota i bianchi della Cantina Tagliafierro a Tramonti, in Costa d’Amalfi, con la Pepella e la Biancazita. A poca distanza seguiranno gli altri rossi in seno a CON(SENSO) wine: l’Aglianico, il Tintore ed il Piedirosso.
La più fresca Irpinia tratterrà ancora un po’ le vigne di Greco di Tufo di Le Ormere a Santa Paolina, ma anche quelle di Chianche di Ducato di Chianche.
“Le previsioni ci parlano di una vendemmia largamente in anticipo a tal punto che noi chiuderemo a fine settembre – al massimo inizi di ottobre – con il Tintore ed il Piedirosso in Costa d’Amalfi ”.
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2017Il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop rilancia le attività di promozione nel mese di settembre. Ecco il calendario di appuntamenti.
Esperti a confronto sulla valorizzazione di Dop e Igp attraverso i beni culturali
La sinergia tra eccellenze enogastronomiche e patrimonio storico-artistico sarà al centro del seminario formativo promosso dall’associazione di consorzi Aicig che si terrà il 12 settembre nella sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala campana Dop all’interno della Reggia di Caserta. Un appuntamento che nasce anche in previsione del 2018, proclamato “Anno del cibo” proprio dai due ministeri delle Politiche agricole e dei Beni culturali. Si comincerà alle ore 10.30 con l’introduzione di Rita Serafini, responsabile tecnico di Aicig. Poi i saluti di Carlo Marino, sindaco di Caserta e Mauro Felicori, direttore della Reggia vanvitelliana. La relazione introduttiva sarà a cura di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop: “Il Consorzio alla Reggia: la sinergia fra patrimonio culturale e produzione enogastronomica – benefici per il territorio e replicabilità del modello” sarà il tema sviluppato. Interverranno inoltre Angelo Amato, presidente del Consorzio di tutela del Limone Costa di Amalfi Igp su “Il prodotto tradizionale e il suo territorio d’origine”; Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del formaggio Grana Padano Dop su “Consorzio Grana Padano e Arena di Verona: connubio tra eccellenze italiane conosciute in tutto il mondo”. Chiuderà il maestro pizzaiolo Franco Pepe di “Pepe in Grani” che racconterà la valorizzazione dei prodotti Dop e Igp nella ristorazione e farà degustare una delle sue creazioni, la pizza “scarpetta”.
A Caserta arrivano i Grandi Formaggi Dop
Il giorno dopo, il 13 settembre, di nuovo nella sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala campana Dop, arriveranno i vertici dei Consorzi di Tutela di Asiago, Gorgonzola, Pecorino Sardo e Taleggio per la tappa del progetto congiunto “Grandi Formaggi Dop” dedicata alla grande distribuzione organizzata, dal titolo “Qualità che piace e si vede!”. Con una serie di appuntamenti in tutta Italia, i Grandi Formaggi Dop guidano gli operatori della Gdo in un percorso formativo per comunicare al meglio i prodotti a indicazione geografica. Leo Bertozzi, direttore di Aicig, aprirà i lavori con il racconto dei cinque prodotti, comprensivo di degustazione guidata. A seguire interverrà con i propri suggerimenti Luigi Rubinelli, esperto di marketing del settore alimentare.
Laboratori del Gusto a Cheese con Slow Food
Il Consorzio di Tutela sarà a Bra in Piemonte dal 15 al 18 settembre per l’edizione numero venti di Cheese, l’evento record organizzato dall’associazione Slow Food Italia e dalla Città di Bra. La mozzarella sarà prodotta “live” in piazza e alla bufala sarà inoltre dedicato un Laboratorio del Gusto, in programma il 17 settembre alle ore 16 all’istituto alberghiero “Mucci”. “Una vera bufala!” è il titolo scelto per l’iniziativa, un viaggio non solo nel mondo-mozzarella, ma anche nella ricotta e nell’affumicata Dop. Il latte di bufala non è solo mozzarella infatti. Un cibo così ancorato alle sue radici territoriali sarà “messo alla prova” dell’abbinamento con alcune birre artigianali italiane, per capire come i diversi stili brassicoli possano accompagnare le varie forme del latte di bufala, alla ricerca dell’abbinamento perfetto con gli stili di alcuni tra i migliori birrifici italiani. Nel corso della rassegna seguiranno anche altri due laboratori all’interno della “Piazza della Pizza” di Cheese 2017.
Bufala Fest sul lungomare di Napoli
Dal 15 al 19 settembre il lungomare di Napoli diventerà il set dell’evento di valorizzazione della filiera bufalina, “Bufala Fest”, di cui il Consorzio di Tutela è partner. Quest’anno l’appuntamento si arricchisce con il primo food contest “chef emergente”, in collaborazione con l’Associazione Professionale Cuochi Italiani che coinvolgerà giovani chef chiamati a sfidarsi a colpi di creatività nell’elaborazione di una ricetta, utilizzando almeno uno dei prodotti della filiera bufalina.
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2017Felice Ragosta dopo le esperienze con Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo apre un locale nel napoletano
Oggi, mercoledì 30 agosto a San Vitaliano (in via Nazionale delle Puglie, 1) – in provincia di Napoli - si svolgerà l’inaugurazione di “Salotto Fame”: una hamburgeria – braceria che propone prodotti di qualità ottenuti con ingredienti naturali e abbinati a birre e vini italiani.
Gli ideatori di questo salotto gastronomico sono due giovanissimi: Felice Ragosta, maître di successo che ha lavorato in numerosi ristoranti francesi ed è stato gomito a gomito con Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo, e la sua compagna Lucia.
Come nel salotto di casa, considerato la stanza più importante dell’appartamento, dove si ricevono gli ospiti e ci si sofferma a parlare, Felice e Lucia hanno inteso strutturare il loro locale in maniera tale da accogliere gli ospiti in un ambiente fresco, accogliente e moderno, riempendoli di attenzioni, come se fossero a casa di parenti o amici… “Un salotto gastronomico dove intrattenersi, mangiando buon cibo, confrontandosi con le persone che lavorano in sala e in cucina, ricevendo informazioni sulle preparazioni e capendo come abbinare i diversi panini ai vini e alle birre in menù”, spiegano i proprietari. Un concetto di ristorazione già noto agli habituè della vecchia sede del Fame, ubicata a Marigliano, che in soli tre anni si è accreditata come punto di riferimento degli “hamburger addicted” e, più in generale, dei buongustai.
Ormai l’american style ha sedotto gli italiani. Ma l’Italia ha reso giustizia al famoso panino, simbolo del fast food, contaminandolo con materie prime di qualità e la sua tradizione culinaria incredibilmente ricca e variegata. L’hamburger è diventato un piatto di tendenza, da abbinare al vino giusto in bistrot ricercati, capace di generare una propria letteratura e dibattiti tra buongustai e chef. Tutte le componenti dei panini proposti nel “menews” del Fame (il menù è impostato come un giornale) sono all’insegna della massima qualità possibile e prodotti in totale autonomia con materie prime da ristorante stellato. Pane preparato giornalmente (bun americano con semi di sesamo e papavero), così come le salse fatte in casa e tutti i topping. Il “patty”, in assoluto il protagonista, viene valorizzato da ingredienti di contorno di qualità inseriti nel panino con un senso logico e non “tanto per far scena”. Infine salse concentrate ed eseguite con rispetto, vere e proprie componenti nell’insieme, non i soliti “veicoli grassi” e poco più. Non mancano ovviamente gli special burger: come il “LovEster” (dedicato alla figlia dei proprietari) – fatto con hamburger di Fassona piemontese da 200 gr, mezzo astice americano fresco, julienne di insalata icebearg, bacon croccante affumicato, smokey baconaise sause -, oppure il “Vesuvio” ottenuto con hamburger, composta di melenzane a funghetto con pacchetelle di pomodoro del piennolo dop, fior di latte di Agerola e guanciale di maialino nero. Altro “must eat” lo “Cherry” con hamburger, confettura di ciliegie, caciotta stracchinata, guanciale di maialino nero dei Nebrodi e rucola di campo… Un panino super-chic! Insomma, è impossibile non trovare il panino del proprio cuore.
Altro “pezzo forte” del menews è la cheese cake, tipico dolce americano rivisitato in chiave campana: viene fatto con la “lattica”, un formaggio innovativo prodotto da Francesco Savoia presso l’omonimo caseificio di Roccabascerana, ottenuto dal latte di vacca pezzata rossa; inoltre nel biscotto c’è un ingrediente segreto, sempre legato ai sapori campani; tanti i topping con cui guarnirla ( frutti di bosco, caramello al burro salato, crema alla nocciola, crema al pistacchio, crema al torroncino, etc.).
Insomma, sarà pure un locale dove trascorrere una serata, ma per qualche ora il Salotto Fame farà sentire chi vi si accomoda davvero a casa!
Hashtag ufficiale: #SalottoFame
SALOTTO FAME
Via Nazionale delle Puglie, 1
San Vitaliano (Napoli)
Tel. 3331765836
Pagina Facebook: Salotto Fame Hamburgeria Braceria
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2017Il Taburno in festa con la patata interrata e l’antico rito di conservazione con i produttori delle Comunità del Cibo Slow Food, cooking show con grandi chef del territorio, prodotti tipici e artigianato locale.
Taburno Experience è la manifestazione che propone a foodies, slow-trotters, e amanti del “turismo esperienziale” l’occasione di conoscere e di gustare, nello spazio di un week-end che va venerdì 8 a domenica 10 settembre 2017, la patata interrata di montagna, alimento vitale per la popolazione del Taburno, che costituisce la base di numerose ricette locali, alcune legate ai pasti che i contadini usavano recare con sé nei campi.
Una tre giorni che permetterà non solo di apprezzare le caratteristiche di questo straordinario alimento, ma di entrare anche nel cuore di Cautano, una piccola borgata della provincia di Benevento, ricca di storia, di bellezze naturalistiche e paesaggistiche, tradizioni e costumi, dove pregiatissimi sono i marmi che furono utilizzati già dal Vanvitelli per la realizzazione di alcune sale della Reggia di Caserta.
La manifestazione, organizzata dal Comune di Cautano, la Proloco Cepino – Prata Cautano, Slow Food Taburno con le Comunità del Cibo (Allevatori e Produttori del Taburno e Produttori della Patata Interrata) in collaborazione con il Forum Dei Giovani e il Servizio Civile Volontari, è rivolta alla promozione e alla valorizzazione dell’intero comprensorio, dove il prodotto tipico è protagonista.
Il programma prevede un convegno di apertura, cooking show con grandi chef che interpreteranno in chiave moderna le più antiche ricette della terra Sannita con la patata interrata, presentati da firme del giornalismo di settore, mercatini della Terra e ancora stand enogastronomici e di prodotti dell’artigianato locale, musica dal vivo ad accompagnare il clima di festa. Non mancheranno le escursioni in montagna per assistere all’antico “rito della patata interrata” metodo di conservazione che consiste nello scavo di buche nel terreno di media/alta montagna, in ognuna delle quali si ripongono i tuberi protetti da strati di foglie di felce e da terreno a copertura della fossa, lungo i cigli che consentono lo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo. Un week-end che permetterà dunque di coinvolgere i visitatori in un affascinante viaggio del gusto con la possibilità di conoscere anche le tipicità della produzione artigianale e scoprire i meravigliosi paesaggi di questo borgo incantato.
Taburno Experience la Patata Interrata
Dove: Cautano (BN) Palazzo Caporaso – Piazza Vittorio Veneto – Piazza Corticella
Quando: Venerdì 8 settembre H.18.00 -> 24.00 (Palazzo Caporaso – Piazza Vittorio Veneto)
Sabato 9 settembre H.11.00 ->14.00 e dalle H.18.00 -> 24.00 (Piazza Corticella)
Domenica 10 settembre H.11.00 ->14.00 e dalle H.18.00 -> 24.00 (Piazza Corticella)
Per maggiori info contattare:
Proloco Cepino – Prata Cautano 328.1894486
Slow Food Taburno 338.1478725