Guido Sparaco tra i big della pasticceria all’Host di Milano con D’Avino Zucchero

Guido Sparaco

Porterà la rivisitazione del suo dolce “Ficus” con gli zuccheri aromatizzati

Da Castel Morrone a Milano, un viaggio che porterà il giovane e bravo pasticciere Guido Sparaco a far conoscere il “Ficus”, un dolce realizzato con il fico d’India della sua terra, all’Host 2017, la fiera internazionale più rappresentativa ed importante del settore Ho.Re.Ca. che si svolgerà dal 20 al 24 ottobre.

Una grande occasione che nasce con la D’Avino Zucchero, azienda campana leader nella trasformazione e distribuzione di zuccheri che si diversifica nell’offerta per l’eccellente qualità dei prodotti. Guido, insieme ad alcuni dei big della pasticceria nazionale tra cui spiccano i nomi di Sabatino Sirica, Massimo Pica, Carmine Menna, Armando Palmieri, Manuela Taddeo, Barbara Borghi e molti altri ancora, sarà ospite presso lo spazio espositivo D’Avino (Padiglione 10 – Stand H76), dove si cimenterà in una dimostrazione pratica del suo dolce Ficus rivisitato con gli zuccheri aromatizzati prodotti dall’azienda napoletana.

Accompagnato dalle sue collaboratrici, la sorella Luisa mâitre chocolatier diplomata all’Accademia Maestri Cioccolatieri Italiani di Belluno e la compagna Francesca Massi che si diletta con l’arte del cake design, preparerà dal vivo, spiegando le diverse fasi di lavorazione e raccontando la sua storia, il dolce con cui vuole valorizzare il territorio morronese ricco di fichi d’India: una vera e propria riproduzione del frutto, opera di una delicata attività artigianale e di ingegno, con la base composta da un croccante alla mandorla su cui si adagia un delicato ed equilibrato cremoso al fico d’India al cui interno troviamo un fresco geleè, il tutto ricoperto da una glassa a specchio di colore arancio.

L’Host di Milano rappresenta un’importante esperienza per il giovane artigiano che si è formato nella pasticceria di famiglia fondata dal papà Nicola, che proprio quest’anno ha festeggiato i trent’anni di attività, e presso la più prestigiosa ed accreditata scuola di formazione professionale  del centro Sud-Italia “Dolce&Salato”, dove ha approfondito le basi e le tecniche della pasticceria tradizionale, classica, francese e moderna con maestri di fama internazionale.

Gloria mundi, una birra giovane ma con radici antiche

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Gloria Mundi è una birra artigianale prodotta dal 2014, ma che nasce da una ricetta antica, che il Visconte Edoardo di Montebello apprese dai frati benedettini della Bassa Lorena.

Il Visconte morì prima di realizzare il suo sogno di produrre in Italia e far conoscere la sua birra. Grazie però ai suoi scritti conservati nella biblioteca di famiglia, due discendenti con la collaborazione di un mastro birraio belga hanno data vita a quel sogno.

Le birre Gloria Mundi hanno una forte e chiara impronta belga, ma al contempo radici marchigiane. Sono infatti prodotte con acqua delle fonti del Monte Nerone, situate sull’Appennino umbro-marchigiano e malto ottenuto dall’orzo coltivato sulle colline marchigiane.

Sono caratterizzate da alta fermentazione (Ale), rifermentazione naturale in bottiglia ed una lunga maturazione (60 giorni). L’alta fermentazione, con l’aggiunta di lieviti (Saccharomyces cerevisiae) che lavorano a temperature elevate, comprese tra 15 e 25°C, conferisce una gradazione alcolica più elevata ed un sapore più fruttato ed aromatico rispetto alle Lager. La lunga maturazione consente di sviluppare una gasatura naturale ed una profumazione intensa.

La Rossa, vincitrice della medaglia d’oro nella sua categoria al World Beer Awards 2017 di Londra, è una dubbel, dal gusto dolce, con profumi ed aromi di frutta e caramello, da abbinare a ragù, carni rosse, formaggi erborinati o a fine pasto per accompagnare il dessert. Grado alcolico vol. 8%.Gloria Mundi Rossa

La Bionda,  vincitrice della medaglia d’argento nella sua categoria al World Beer Awards 2017 di Londra, è una tripel, profumi ed aromi di frutta gialla e spezie, dal gusto equilibrato, da abbinare a carni bianche, formaggi stagionati, pesce, crostacei e fritture. Grado alcolico vol. 8,5%.Gloria Mundi Bionda

Gloria Mundi è presente in questi giorni a Milano Golosa (dal 14 al 16 ottobre), e in vista del periodo natalizio, sta presentando in anteprima il panettone artigianale con uva passa e albicocche ubriache alla birra Rossa, in collaborazione con il pasticciere Francesco Guida di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense (Na).

Gloria Mundi

Via guazzi, 24/A
Serrungarina (PU)
www.gloriamundi.it
cell. 3319584444
email: info@gloriamundi.it

“Uno … Due … Tre … STELLA!!”

“Uno … Due … Tre … STELLA!!”

Venerdì 20 ottobre ore 20.30 presso Villa Trabucco di Torre del Greco (NA), si svolgerà “Uno … Due … Tre … STELLA!!”, cena-evento con l’eccezionale partecipazione di tre chef stellati campani.

L’executive chef Fabio Ometo e lo chef Antonio Borriello in collaborazione con lo chef Antonio Tecchia, ospiteranno nelle cucine della meravigliosa struttura del ’700 situata tra il Vesuvio e il golfo di Napoli, gli chef  Stella Michelin: Paolo Gramaglia del Ristorante President di Pompei, Giovanni De Vivo del Ristorante Il Mosaico di Ischia e Peppe Aversa del Ristorante Il Buco di Sorrento.

Le antiche cantine di Villa Trabucco accoglieranno gli ospiti con deliziosi Finger-food di benvenuto realizzati dallo Chef Antonio Borriello in abbinamento a vini spumante, si passerà poi alle sale ai piani superiori per la cena, che sarà allietata dalle note del pianoforte.

“Uno … Due … Tre … STELLA!!” è organizzata in collaborazione con Angela Merolla, che introdurrà e modererà la serata.

Cena che permetterà di delineare le espressioni delle individuali filosofie di cucina; ogni chef presenterà il suo piatto agli ospiti di Villa Trabucco, raccontandone l’ispirazione, la tecnica adottata e l’amore nel creare il piatto perfetto, quello che ancora può emozionare i sensi.

Menu

Chef Antonio Borriello

Aperitivo – finger food:

- Violetta di mare, la mortadella e il croccante su passatina di zucca al peperoncino
- Grattachecca di bollicine con tartufo di mare e la sua schiuma al sentore di limone
- Simbiosi … il cannello e l’asparago in panino ai cereali con provola e lattughino

Vini Spumante in abbinamento:

Tenuta Cavalier Pepe Luogosano (AV)
Oro Spumante – Metodo Martinotti da uve autoctone a bacca bianca
Oro Rosè – Metodo Martinotti da uve autoctone a bacca rossa

Chef Stella Michelin Paolo Gramaglia

“La Satura”

Zuppetta fredda di farro, orzo, bacche di goji, mirtilli rossi, passion fruit e gamberi rossi del Cilento

Vino in abbinamento:

Castello di Buttrio - Buttrio (UD)
Sauvignon Doc Friuli Colli Orientali annata 2016

Chef Stella Michelin Giovanni De Vivo

“Uovo a 62°, il Provolone del Monaco e il Mare”

Uovo cotto a 62° su fonduta di Provolone del Monaco con calamaro, alici di Cetara e caviale di tartufo nero

Vino in abbinamento:

Cantine Cennerazzo  Torrioni (AV)
Greco di Tufo DOCG annata 2015

Chef Stella Michelin Peppe Aversa

“Linguina con scorfano marinato a limone, salsa di bottarga e pomodoro secco”

Vino in abbinamento:

Cantine Fontanarosa Frasso Telesino (BN)
Rosato Sannio Aglianico DOC annata 2015

Chef AntonioTecchia

“La lampuga … consistenze e sapori”

- Il tortino di broccoli e patate, sfoglie di pesce e schiuma di caciocavallo
- Il crudo, salsa di sedano, chips croccanti di riso e cozze
- L’arancino, su zabaione di cuori di mare

Vino in abbinamento:

Castel Sallegg Caldaro (BZ)
Pinot Nero Doc Alto Adige annata 2016

Chef Fabio Ometo

Babà”

Cuore di bufala al profumo di limone

Degustazione cioccolato Baltom Blend 75% e Single Origin Carenero 80%

Liquore: Amarè - Distilleria Petrone Mondragone  (CE)

Amaro di erbe, piante e agrumi provenienti dall’orto botanico della Reggia di Caserta

Mastro Panificatore Filippo Cascone Lettere (NA)

Tris di panini: mirtillo, saccottino, segale e limone

Mastro Panificatore Domenico Fioretti Carinaro (CE)

Grissini artigianali:sesamo, finocchietto, curcuma

Crackers artigianali

Partner:

AIS - Delegazione Comuni Vesuviani

Istituto IISSS “Eugenio Pantaleo” di Torre del Greco (NA)

Allievi delle classi III A – III B – III C IPSEOA (indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera, in supporto delle attività di cucina, sala e ricevimento).

Pastificio Arte & Pasta di Boscoreale (NA)

Consorzio di tutela provolone del Monaco Dop

Frantoio Muraglia (BT) – Olio extravergine di oliva – Coratina

Eurofish Napoli Srl – Prodotti ittici di pesca in mare, laghi, fiumi

Lineablu CSM – Centro Spedizioni Molluschi (NA)

Az. Agricola Sammartino Giulio Selezione erbe aromatiche (NA)

Baltom – Cioccolato artigianale (MI)

TICKET DI PARTECIPAZIONE: euro 70 (vini inclusi)

Prezzo per la sola giornata promozionale
Ingresso su prenotazione

PER INFO E PRENOTAZIONI:

Villa Trabucco Relais
Via Giacomo Leopardi 3
Torre del Greco NA
Cell. 335 627 36 67
Cell. 320 861 98 20

Lsdm 2018, Paestum 23/24maggio, il manifesto del cuoco moderno, eat well and stay well – MedWay

Melanzana di Angelo Sabatelli

Nell’immediato Dopoguerra, il medico americano Ancel Keys, in visita a Napoli, si stupì che nell’ospedale cittadino non ci fosse il reparto di cardiologia. Il motivo non era la mancanza di fondi ma,più semplicemente, la mancanza di malattie cardiovascolari.

Parte, quindi, un approfondito studio tra Italia, Spagna, Grecia e Marocco, per capirne meglio il motivo.

Keys, che trascorrerà poi buona parte della sua vita a Pioppi, nel Cilento, finisce col teorizzare che l’assenza di problemi cardiovascolari tra le popolazioni mediterranee è dovuta allo stile di vita e all’alimentazione. Nasce, così, la Dieta Mediterranea.

Ancel e Margaret Keys arrivano a rivoluzionare il mondo scientifico e tutte le convinzioni sul cibo grazie alla diffusione di tre pubblicazioni: Eat well and stay well (Mangia bene e stai bene), The benevolent bean (Il fagiolo benevolo), How to eat well and stay well. The Mediterranean way (Come mangiare bene e stare bene).

Attualizzare quegli studi, dal punto di vista della cucina, sarà il tema principale delle relazioni dei cuochi alle prossime edizioni di LSDM: Il mondo vegetale, i legumi, l’olio extravergine d’oliva, la pasta secca, i pomodori, la mozzarella di bufala campana, il pescato locale; prodotti distintivi del bacino del Mediterraneo.

Pensiamo, inoltre, che il ruolo del cuoco sia sempre più centrale, come artigiano di gioia e pedagogo dei propri clienti. A partire dal ‘900, secolo di grandi scoperte per il genere umano,il cibo viene vissuto come affermazione sociale e non solo come bisogno primario per sfamarsi, tanto da essere preso in considerazione anche nel campo letterario. Basti pensare all’Ulisse di James Joyce, pietra miliare nella genesi del romanzo moderno, in cui è illustrata la passione gastronomica di Leopold Bloom.

Il cuoco di oggi non sfama, ma è il motore di una rinnovata sensibilità alimentare e ambientale; è portatore di conoscenza della materia e innovazione tecnica. Egli ha un valore sociale nuovo, diverso da quello del passato: diventa protagonista nell’attualizzare il modello alimentare, assecondando le esigenze del mondo moderno, senza per questo rinunciare ai piaceri della tavola e della convivialità, alla base della nostra cultura alimentare.

In questi ultimi 10 anni – dichiarano Barbara Guerra e Albert Sapere, curatori del congresso – Siamo stati fortunati, avendo avuto la possibilità di osservare molto da vicino quella che è la ristorazione d’autore italiana. Una ristorazione che, anche grazie alla mediaticità della figura del cuoco, assume un ruolo sociale diverso. Non è sufficiente, nel mondo moderno, saper fare un buon piatto, corretto tecnicamente e stilisticamente. Sono diventati prioritari anche il benessere a tavola dei propri ospiti, la sostenibilità delle produzioni impiegate nei piatti, la valorizzazione del mondo vegetale, dettare un modello di alimentazione e di conseguenza di ristorazione sostenibile. Per noi sono diventati temi sempre più centrali, senza per questo demonizzare nessun cibo, ma soltanto usando buon senso, nel rispetto del cliente e del mondo che ci circonda.

Per tali motivi, proponiamo un manifesto di 10 punti a cui, secondo noi, il cuoco italiano moderno può ispirarsi per creare la propria proposta:

  1. Proporre frutta e verdura, sia nella parte salata che in quella dolce, rispettando la stagionalità degli ingredienti;
  2. Preferire l’olio extravergine d’oliva come grasso principale;
  3. Non far mancare la pasta secca, segno distintivo dell’italianità nel mondo;
  4. Utilizzare sempre di più le proteine vegetali – come i legumi – contribuendo al recupero delle varietà tradizionali presenti largamente in tutta Italia;
  5. Preferire i prodotti da agricoltura e allevamenti sostenibili scegliendo tra quelli provenienti da filiera trasparente;
  6. Valorizzare i piccoli artigiani locali, avendo però cura di preferire sempre il chilometro buono al chilometro zero;
  7. Rispettare la territorialità e le tradizioni gastronomiche locali;
  8. Porre attenzione ai disturbi alimentari dei propri ospiti e, in generale, proporre piatti equilibrati dal punto di vista nutrizionale;
  9. Usare la tecnologia in cucina,non come fine, ma come strumento per migliorare le tradizioni;
  10. Aprirsi al confronto con i colleghi a livello internazionale e favorire le contaminazioni interdisciplinari.

LSDM è un congresso internazionale di cucina d’autore che mira ad indagare le potenzialità dei prodotti dell’agroalimentare italiano di qualità affidandoli alle mani dei grandi chef.

Arriva Birra Margherita, la nuova etichetta di Aeffe

Arturo Spinelli e Fedinando Di Landro

L’artigianale si fa semplice…

E’ il momento delle birre artigianali italiane finalmente, ma – nonostante il trend positivo delle vendite – la cultura brassicola  ha ancora molta strada da fare. Se non ci si appassiona particolarmente, gli stili, le cotte e le classificazioni possono restare ostacoli insormontabili ad un approccio più semplice e diretto a questo prodotto”.

E’ questa la riflessione condivisa di Arturo Spinelli e Ferdinando Di Landro, papà intraprendenti e appassionati del Birrificio Artigianale Aeffe di Castel San Giorgio (SA), che li ha portati a dar vita a “Birra Margherita”.

E’ nata pensando alla pizza per eccellenza ed alla necessità di semplificare la difficoltà dell’abbinamento per consumatori meno esperti. Quando parliamo tra di noi può sembrare facile, ma non tutti hanno voglia e tempo di approfondire, e non per questo sono destinati ad una birra industriale”, spiegano.

Birra Margherita richiama inequivocabilmente la sua compagna e si apre al segmento delle pizzerie, sempre più attente alla qualità ma non sempre attente alle birre in carta. L’idea era creare un prodotto semplice ma non banale, che avesse un ottimo rapporto qualità prezzo”.

Realizzata esclusivamente in bottiglie da 0,50 cl Birra Margherita diventa la porta d’ingresso per il mondo complesso e straordinario delle birre artigianali Aeffe.

Arturo e Ferdinando, d’altronde, sin da subito si sono dimostrati divertiti sperimentatori ed abili imprenditori, tanto da aver già consegnato alla propria storia una serie di prodotti originali, a volte irriverenti.

Appartengono alla prima generazione di birrifici artigianali campani, hanno aderito all’Associazione Birra Campana ed all’AssoBirra.

Dal 2007 sono stati tanti i prodotti che hanno visto i natali nei loro spazi produttivi, dieci le etichette della casa e decine quelle realizzate per le beer firm.

Solo per ora la scommessa si chiama “Margherita” ed è una saison fresca e beverina, che incontra il gusto di un pubblico trasversale, che però sa riconoscere i complessi bouquet delle birre artigianali.

Già presente nelle migliori pizzerie del salernitano e campane, certi che presto arriveranno altre novità dal mondo vivace di Aeffe.

Birrificio Aeffe
via Riccardo Ciancio, 60
frazione Lanzara – Castel San Giorgio (SA)
081.5162434
www.afbirra.it
Pagina Fb: Aeffe Birra
Pagina Instagram: Birrificio Aeffe